lunedì 16 settembre 2013

IL MOVIMENTO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE

Ci siamo duramente battuti salendo anche sul tetto per difendere la Costituzione e fare in modo che non si derogasse all'art.138. Abbiamo spiegato ogni singolo emendamento in aula e anche su quelli su cui non avrebbero potuto dire di no hanno votato contro. Questo perchè il testo era blindato e doveva tornare al Senato senza alcuna modifica. I partiti hanno fatto della modifica dell'art.138 la loro bandiera elettorale e sono disposti a tutto pur di non perdere neanche un giorno per la sua modifica.
Questa la dichiarazione di voto:
"ci saremmo augurati che la priorità di questo Governo fossero altre, ossia quella di fare misure concrete per dare respiro a questo Paese, che facessero ripartire l'economia e rispondessero ai bisogni concreti degli italiani. Purtroppo, avete deciso che la durata del Governo sia strettamente dipendente dall'istituzione di questo Comitato, in deroga all'articolo 138, che invece disciplina le modalità di modifica della Carta fondamentale. Al di là di quello di cui noi veniamo accusati, ossia di non volere alcun tipo di modifica della Costituzione, non siamo contrari ad ogni riforma costituzionale, anzi, pensiamo che la Costituzione si debba cambiare, per dare più potere ai cittadini con l'introduzione del referendum propositivo senza quorum e dell'obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare, per consentire ai cittadini forme di democrazia diretta e per obbligare il Parlamento a discuterne i contenuti e a rispettarne gli esiti. Sogniamo e vogliamo un Paese in cui il popolo comandi e il Governo obbedisca. Vogliamo infatti affermata la democrazia, Governo del popolo, in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini. 

  Le riforme costituzionali che vogliono fare i partiti vanno esattamente nel senso opposto: togliere ulteriori poteri a un Parlamento già esautorato e conferirli nelle mani di pochi, quindi affermare un sistema di Governo oligarchico, il tutto derogando, o meglio violando, l'articolo 138 della Costituzione stessa, il baluardo di rigidità della Carta, un articolo che detta le regole per la modifica della Carta costituzionale. I costituenti hanno previsto che il procedimento di modifica della Costituzione sia approfondito e meditato, per questo è stato previsto che si svolga in ciascuna Camera separatamente, lentamente, e senza tempi massimi di scadenza. Questa procedura aggravata, però, che ne diciate, non ha impedito di modificare più volte la Costituzione, prova né è che a pochi mesi dallo scadere della scorsa legislatura è stata inserita la previsione del pareggio di bilancio. Quindi, anche con la procedura prevista dall'articolo 138, qualora ci sia una condivisione di idee, è possibile modificare la Carta fondamentale. È assurdo che un Parlamento pieno di nominati dalle segreterie politiche di partito, perché il sistema elettorale attuale non consente di scegliere i propri rappresentanti, in tempo di crisi, e sotto costante ricatto di un pregiudicato, voglia modificarea Costituzione, e tutto questo senza nemmeno rispettarne le regole. Noi non lo possiamo accettare e ci batteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione per evitarlo. Dimostrazione di ciò è stata l'occupazione del tetto della Camera. Il nostro scopo era quello di attirare l'attenzione, sensibilizzare i cittadini su ciò che sta accadendo in Parlamento, dove si vuole derogare a un articolo cardine della nostra Costituzione. E non parliamo di violazione istituzionale ! La violazione non è stata fatta sopra Montecitorio, ma si vuole fare qua, in quest'Aula, superando la Costituzione e lasciando all'oscuro i cittadini. Noi siamo indignati nei confronti di un sistema che lascia a un pregiudicato il potere di riscrivere la nostra Costituzione, di parlare di Governo, di riforme e futuro del nostro amato Paese. Noi siamo preoccupati per la vostra indignazione, per il nostro gesto e per quella che non invece non avete avuto quando parte del Parlamento e alcuni ministri manifestavano contro un altro ordine dello Stato, la magistratura, sotto il palazzo di giustizia. 
  Non vi indignate di essere al Governo con un pregiudicato ? Non vi indignate quando in questa Aula vengono minacciati i nostri colleghi e quando si sfiora la rissa ? Non sono queste le cose che davvero offendono l'onore e il decoro delle istituzioni ?(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Il processo di revisione costituzionale in atto deve essere riportato sui binari della legalità costituzionale. Chiediamo, innanzitutto, che l'iter di discussione segua tempi rispettosi del dettato costituzionale, che garantiscano la necessaria ponderazione delle proposte di revisione, il dovuto approfondimento e anche la possibilità di ripensamento. 
  Il Parlamento deve ritrovare il suo ruolo di centralità nel processo di revisione della nostra Carta costituzionale. L'aver abbandonato la procedura normale di esame esplicitamente prevista dall'articolo 72 della Costituzione per l'esame delle leggi costituzionali, l'aver attribuito al Governo un potere emendativo privilegiato, l'impossibilità per i singoli parlamentari di subemendare le proposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare i propri subemendamenti, le deroghe previste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelte che umiliano e comprimono l'autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento. L'articolo 138 resta l'ultimo baluardo contro le derive anticostituzionali e a difesa della democrazia e del nostro futuro. 
  Vorrei concludere citando il miglior Presidente della Repubblica che l'Italia abbia mai avuto, il Presidente Sandro Pertini: «Dietro ogni articolo della Carta costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi». La Costituzione, aggiungiamo noi, non appartiene ai partiti ma a tutti i cittadini e non riuscirete a cambiarla con una maggioranza fittizia e anticostituzionale, «drogata» da questa legge elettorale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)."

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