sabato 29 giugno 2013

Impianto pirolisi San Ferdinando!




Il MoVimento 5 stelle, composto da cittadini attivi e vigili sul territorio, ha chiesto in autotutela l’annullamento per vizi della procedura per la costruzione in zona San Ferdinando dell’impianto di pirolisi per il recupero di metalli provenienti da rifiuti speciali non pericolosi che dovrebbe essere realizzata dalla “TGE International SPA”.
L’impianto a pirolisi non è altro , quindi, che un ulteriore inceneritore che andrebbe ad incidere su una zona già pesantemente gravata da inquinamento ambientale come la Piana di Gioia Tauro. Gli attivisti della Piana sono riusciti, dopo un difficile accesso agli atti, ad accertare la mancanza della documentazione di Valutazione di Impatto ambientale indispensabile ai fini della regolare costruzione dell’opera stessa e per tale motivo hanno presentato richiesta di annullamento della procedura viziata. Con l’aiuto e la collaborazione degli attivisti del Movimento intendiamo intraprendere tutte le iniziative idonee a comprendere il  motivo per il quale molte società stiano investendo in modo così massiccio in una terra martoriata come la Calabria e in particolare nella zona della Piana di Gioia Tauro, non tenendo conto delle preoccupazioni  e della salute dei cittadini.

 NO ALL'IMPIANTO A PIROLISI

mercoledì 26 giugno 2013

Blocco stipendi dipendenti della PA, quando i diritti quesiti riguardano gli altri



I lavoratori non sono tutti uguali! C'è chi è andato in pensione giovanissimo e col sistema contributivo e chi invece non sa se riuscirà neanche a trovare un lavoro che possa definirsi tale. In questo clima di ingiustizia sociale in commissioni Affari Costituzionali e Lavoro, dopo aver udito sindacati e parti sociali si è deciso di bloccare i contratti dei dipendenti pubblici sino a dicembre 2014. Cosi saranno 5  gli anni di blocco delle retribuzioni e di vacanza contrattuale. Mentre si afferma che sia impossibile fissare un tetto massimo alle pensioni d'oro, almeno in questo periodo di crisi, in quanto in contrasto con il principio costituzionale in virtù del quale i diritti quesiti non si possono toccare, d'altra parte si ancorano le retribuzioni dei dipendenti pubblici, tra le più basse d'europa, ad indici istat di 5 anni fa. 
Noi in commissione abbiamo votato contro il blocco e questo è il testo mio intervento stenografato: "Federica DIENI (M5S) esprime una valutazione contraria rispetto al provvedimento in esame, evidenziando come si tratti di misure che dovevano mantenere il carattere dell'eccezionalità: nel momento in cui, invece, si decide di prolungarle nel tempo, si viene a prefigurare un contrasto con il dettato costituzionale e, in particolare, con gli articoli 3, 36, 39 e 97 della Costituzione. 
Evidenzia, inoltre, come le misure previste comportino una riduzione della capacità di acquisto dei dipendenti pubblici e una lesione dei diritti acquisiti dei lavoratori, cui spetta l'adeguamento in termini economici delle proprie retribuzioni".
Facile far pagare sempre gli stessi: dipendenti, pensionati, persone alle quali cifre non troppo elevate possono invece fare la differenza.
Sono loro coloro che dovranno salvare il nostro Paese dopo che altri hanno fatto di tutto per distruggerlo.



Svuota-carceri per chi?



Oggi abbiamo discusso dell'ennesimo decreto stavolta denominato svuota-carceri e domani ci sarà la votazione. Noi del MoVimento crediamo che il modo per risolvere il problema del sovraffollamento sia quello di creare nuovi istituti di detenzione e reclusione per ridare dignità alle persone private della propria libertà personale. Ricordiamo che la pena debba avere funzione rieducativa, in questi anni, purtroppo, la scarsità dei fondi a disposizione e conseguentemente del personale non hanno consentito la realizzazione di questo fine.
Non vorremmo inoltre che a beneficiare delle norme siano i soliti noti visto che queste norme dovrebbero essere applicate anche a coloro che siano stati condannati a pena detentiva sino a 6 anni e ci preoccupiamo della possibilità della conseguente possibilità di differenziare il trattamento in base alle condizioni economiche del condannato. Questo perchè, come ho ribadito in commissione, potrebbero rimanere esclusi dalla possibilità di usufruire di pene alternative al carcere coloro i quali non abbiano disponibilità di un domicilio idoneo ad assicurare la detenzione del condannato in violazione dell'art. 3 della Costituzione.
Quindi paradossalmente l'indigente accusato di aver commesso un piccolo furto e privo di una abitazione nella quale scontare l'eventuale pena alternativa dovrebbe rimanere in carcere a differenza della persona che commette un più grave delitto ma che avendo un idoneo domicilio beneficerà della misura alternativa. Per di più il decreto è praticamente una delega in bianco al Governo in quanto non prevede espressamente tutti i delitti per i quali sia doveroso escludere l'applicazione dei benefici rimandando tale decisione al giudice di volta in volta.


lunedì 24 giugno 2013

Questione di ...FIDUCIA



Il Governo ci ha per troppo tempo abituati ai decreti legge scordando che a norma dell'art.77 della Costituzione essi possono essere usati soltanto in casi eccezionali di necessità ed urgenza. La funzione legislativa spetta al Parlamento e noi rivendichiamo la centralità delle Camere che devono tornare a legiferare!
Il decreto legge che è stato presentato alla Camera dei Deputati denominato EMERGENZE AMBIENTALI ha visto al suo interno cose che con le emergenze e con l'ambiente non avevano nulla a che fare come ad esempio norme sulle camere di commercio. Ci siamo battuti con tutti i mezzi a nostra disposizione, chiedendo la parola per un minuto a testa per ogni emendamento che era stato presentato, cercando di far passare almeno una nostra modifica. Ad un certo punto abbiamo creduto che la loro volontà sarebbe stata quella di trovare un accordo per passare 2 dei nostri 60 emendamenti.... in realtà non hanno voluto cedere a nessuna delle nostre richieste ed hanno deciso di mettere la fiducia blindando il decreto. Dopo neanche un mese il Ministro Letta torna sui suoi passi e decide di mettere la fiducia, ossia di troncare la discussione e far passare il decreto inalterato, nascondendosi dietro al dramma dei terremotati abruzzesi ed emiliani.
Noi diciamo basta a questo ricorso massiccio ai decreti e alla fiducia e lotteremo contro quelli che verranno presentati a breve in aula a partire dal decreto SVUOTA CARCERI che stiamo discutendo già oggi e successivamente quello "DEL FARE".
Abbiamo però  bisogno del vostro sostegno per riuscirci VOGLIAMO RESTITUIRE DIGNITA' AL PARLAMENTO!

sabato 22 giugno 2013

"Galleria artificiale" di Cannitello





Ho presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con cui ho messo in luce che l’opera definita “Variante Ferroviaria di Cannitello”, che doveva servire per migliorare il sistema ferroviario, pur entrata regolarmente in esercizio, non risulta completata. Ciò ha creato viva preoccupazione tra la popolazione locale. Considerato che allo stato attuale si tratta di un’opera “nuda” che costituisce un manufatto esteticamente deturpante e tenuto conto che il pregiudizio creato da tale situazione ha indotto le forze politiche e sociali più responsabili a denunciare pubblicamente tale anomalia ed a dichiarare di voler assumere iniziative anche plateali per rivendicare il diritto di quella Comunità a veder ripristinati i danni inferti al loro territorio, ho sottolineato che occorre assumersi la responsabilità di parlare ai cittadini con il linguaggio della chiarezza ma, anche, di esercitare tutte le prerogative finalizzate a pretendere che le imprese e le società affidatarie e delegate alla realizzazione dei programmi e delle opere, portino a compimento gli impegni contrattualmente assunti.

Da ultimo ho chiesto al Ministro quali iniziative di sua competenza abbia gia assunto o intenda assumere per fare in modo che la struttura venga completata e rispondere alle richieste dei cittadini di Villa San giovanni.


domenica 16 giugno 2013

pillole della nostra attività Parlamentare






In questi 3 mesi il nostro gruppo parlamentare ha lavorato senza sosta ed ha presentato già il 75% delle proposte di legge che compone il nostro programma tra le quali: Parlamento pulito, abolizione dei rimborsi elettorali, abolizione delle Province.

Quindi, da metà Luglio, andrà in aula la PRIMA PROPOSTA DI LEGGE M5S ovvero ABOLIZIONE DEI RIMBORSI ELETTORALI.
Ci batteremo già da martedì in commissione con tutte le nostre forze affinchè anche gli altri partiti dicano finalmente di no ai "finanziamenti elettorali con soldi pubblici".
La proposta parlamento pulito prevede l' introduzione del voto di preferenza all’interno delle liste di candidati presentate dai partiti per l’elezione dei parlamentari alla Camera e al Senato e la possibilità di ricoprire il ruolo elettivo per massimo 2 mandati e che disciplina inoltre le cause di incadidabilità prevedendo l'impossibilità di candidarsi per coloro i quali siano stati condannati con sentenza definiva.
Abbiamo ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l’11 maggio 2011 .
Abbiamo presentato la proposta di abolizione dell'Imu sulla prima casa e quella sulla impignorabilità della stessa,'abolizione del conflitto di interessi, abolizione dei finanziamenti all'editoria, proposte per il rilancio delle piccole e medie imprese.
La scorsa settimana in aula abbiamo discusso la nostra mozione NOTAV votata da M5S e SEL, hanno invece votato contro e quindi a favore del TAV PD, PDL, LEGA, SC, Fratelli di Italia.
Abbiamo inoltre presentato numerosi atti di sindacato ispettivo: mozioni, interrogazione ed interpellanze.
Abbiamo avuto attenzione a tematiche locali interrogando il governo su questioni particolarmente care ai cittadini dando cosi loro la voce che per troppo tempo è mancata.

Interrogazione sui veleni alla Procura di Reggio Calabria



In merito ai veleni del palazzo di giustizia di Reggio Calabria, noi deputati del movimento 5 stelle abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.Nella premessa dell'interrogazione abbiamo ricostruito gli inquietanti episodi che hanno caratterizzato gli uffici giudiziari reggini negli ultimi mesi in cui si sono registrate «minacce e irruzioni ai danni della Procura. Lo scorso marzo il pm Giuseppe Lombardo, che a Reggio Calabria sta cercando di sventrare il sistema criminale calabrese conducendo inchieste scomode, è stato destinatario dell’ennesima minaccia, avendo ricevuto una missiva accompagnata da cinquanta grammi di polvere da sparo con allegato il seguente messaggio: “Fermati. Perché se non ti fermi da solo lo facciamo noi con altri 200 chili”. Lo scorso 20 marzo dentro il palazzo della procura è pervenuta una busta con proiettile destinata al sostituto procuratore generale Francesco Mollace e al pm dell’antimafia Antonio de Bernardo».E ancora: «A pochi giorni dalla nomina a Reggio Calabria del nuovo procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho, c’è stata un’irruzione da parte di ignoti negli uffici Dda siti al quinto piano del palazzo del Cedir, sede della stanza riservata in cui sono custoditi l’archivio dell’ex procuratore capo Giuseppe Pignatone, fascicoli archiviati di intercettazioni preventive su personaggi politici e magistrati, fascicoli di inchieste importanti».Abbiamo inoltre sottolineato il fatto che “negli ultimi anni lo strumento delle intercettazioni preventive è stato utilizzato per ascoltare avvocati, commercialisti, politici, giornalisti e la maggior parte dei magistrati reggini”, chiedendo ai Ministri se intendano procedere ad una verifica di eventuali intercettazioni preventive fatte illegalmente dalla Procura di Reggio Calabria. Da ultimo abbiamo portato all’attenzione del Ministro la notizia di questi giorni relativa alla scomparsa del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice che, prima di far perdere le sue tracce, ha inviato un memoriale e un video attraverso cui ha descritto la Procura di Reggio come caratterizzata da molte ombre e ha spiegato di essere stato costretto da alcuni magistrati, in questi anni, a rendere dichiarazioni false. Per i parlamentari cinque Stelle la città di Reggio Calabria ha bisogno di chiarezza e di riacquistare fiducia nella magistratura reggina e, anche per evitare il rischio che subisca un duro colpo alla sua credibilità, hanno chiesto al Governo se intenda adottare provvedimenti di sua competenza per fare piena luce sulla Procura di Reggio.