Agricoltura Calabria





Noi deputati calabresi DIENI, NESCI, PARENTELA e BARBANTI abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Dopo aver premesso che "la Calabria produce il 30 per cento dell'intera produzione nazionale di arance di cui è seconda produttrice dopo la Sicilia ed è prima produttrice nazionale di clementine e mandarini che rappresentano il perno economico dell'agrumicoltura della piana di Gioia Tauro, una zona in cui ancora oggi per incidenza occupazionale l'agricoltura rappresenta il primo settore economico; 
che l'economia agrumaria di tutta la Calabria vive ormai da decenni un processo di impoverimento e di progressiva scomparsa, che riguarda anche le colture più fortunate e che fonda le sue radici nelle speculazioni del mercato, nell'aumento dei costi di produzione e in lunghe storie di cooperative e finanziamenti pubblici che si sono resi terreno fertile per i traffici della malavita organizzata; 
che nella piana di Gioia Tauro esiste una comunità che vive una situazione di degrado e di abbandono: le clementine vengono vendute a 0,20 cent/Kg a fronte di costi di 0,12 cent/Kg, le arance sono vendute a 10 cent/Kg a fronte di costi di raccolta di 0,7 cent/Kg, le arance destinate alla trasformazione dei succhi sono vendute a 0,6 
cent/Kg, ma il prezzo di raccolta supera gli stessi ricavi; la grande distribuzione e le industrie acquistano le arance a prezzi più bassi rispetto ai costi di raccolta e di lavorazione di tali frutti, generando un sistema che impedisce al piccolo produttore non solo di avere un ricavo dignitoso dal proprio lavoro ma anche soltanto di sostenerne le spese se non ricorrendo allo sfruttamento di manodopera a basso costo; 
che nel quadro della generale crisi e della particolare crisi agrumaria,nelle campagne intorno a Rosarno centinaia di aranceti sono rimasti abbandonati".
Abbiamo messo in evidenza come gli agricoltori della piana di Gioia Tauro chiedono di aumentare i prezzi minimi di vendita dei loro prodotti che dovrebbero quindi essere adeguati e di ricevere un supporto pubblicitario dalla regione affinché i prodotti della piana siano meglio commercializzati sui mercati nazionali ed esteri, allo stesso modo di quanto da decenni viene fatto in Sicilia, e lamentano l'insufficienza degli aiuti comunitari. 
Abbiamo chiesto, quindi, di sapere di quali notizie dispongano in merito i Ministri interrogati e quali misure si intendano assumere per risanare e rilanciare l'economia agrumaria della piana di Gioia Tauro e far fronte alle istanze degli agricoltori calabresi. (4-00478)


Nessun commento:

Posta un commento