giovedì 19 settembre 2013

La parola ai cittadini su Piazza De Nava




Il Movimento 5 stelle crede che si debba in ogni occasione ad ascoltare la voce dei cittadini ed è proprio per questo che ritiene che, per una decisione strategica come quella relativa a Piazza De Nava debba essere la cittadinanza ad esprimersi.
Per tale ragione sarò con gli attivisti a Piazza San Giorgio sabato 21 sttembre dalle ore 9 alle ore 21.00 per raccogliere le firme di tutti coloro i quali ritengono doveroso che venga effettuata una consultazione popolare in merito al progetto.
Il progetto aggiudicatario dell'a Di Battista prevede che in un'area sottoposta a vincolo archeologico vengano compiuti lavori invasivi e che la piazza venga modificata totalmente.
Vi aspettiamo numerosi, con il documento di identità.

lunedì 16 settembre 2013

IL MOVIMENTO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE

Ci siamo duramente battuti salendo anche sul tetto per difendere la Costituzione e fare in modo che non si derogasse all'art.138. Abbiamo spiegato ogni singolo emendamento in aula e anche su quelli su cui non avrebbero potuto dire di no hanno votato contro. Questo perchè il testo era blindato e doveva tornare al Senato senza alcuna modifica. I partiti hanno fatto della modifica dell'art.138 la loro bandiera elettorale e sono disposti a tutto pur di non perdere neanche un giorno per la sua modifica.
Questa la dichiarazione di voto:
"ci saremmo augurati che la priorità di questo Governo fossero altre, ossia quella di fare misure concrete per dare respiro a questo Paese, che facessero ripartire l'economia e rispondessero ai bisogni concreti degli italiani. Purtroppo, avete deciso che la durata del Governo sia strettamente dipendente dall'istituzione di questo Comitato, in deroga all'articolo 138, che invece disciplina le modalità di modifica della Carta fondamentale. Al di là di quello di cui noi veniamo accusati, ossia di non volere alcun tipo di modifica della Costituzione, non siamo contrari ad ogni riforma costituzionale, anzi, pensiamo che la Costituzione si debba cambiare, per dare più potere ai cittadini con l'introduzione del referendum propositivo senza quorum e dell'obbligo di discussione delle leggi di iniziativa popolare, per consentire ai cittadini forme di democrazia diretta e per obbligare il Parlamento a discuterne i contenuti e a rispettarne gli esiti. Sogniamo e vogliamo un Paese in cui il popolo comandi e il Governo obbedisca. Vogliamo infatti affermata la democrazia, Governo del popolo, in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini. 

  Le riforme costituzionali che vogliono fare i partiti vanno esattamente nel senso opposto: togliere ulteriori poteri a un Parlamento già esautorato e conferirli nelle mani di pochi, quindi affermare un sistema di Governo oligarchico, il tutto derogando, o meglio violando, l'articolo 138 della Costituzione stessa, il baluardo di rigidità della Carta, un articolo che detta le regole per la modifica della Carta costituzionale. I costituenti hanno previsto che il procedimento di modifica della Costituzione sia approfondito e meditato, per questo è stato previsto che si svolga in ciascuna Camera separatamente, lentamente, e senza tempi massimi di scadenza. Questa procedura aggravata, però, che ne diciate, non ha impedito di modificare più volte la Costituzione, prova né è che a pochi mesi dallo scadere della scorsa legislatura è stata inserita la previsione del pareggio di bilancio. Quindi, anche con la procedura prevista dall'articolo 138, qualora ci sia una condivisione di idee, è possibile modificare la Carta fondamentale. È assurdo che un Parlamento pieno di nominati dalle segreterie politiche di partito, perché il sistema elettorale attuale non consente di scegliere i propri rappresentanti, in tempo di crisi, e sotto costante ricatto di un pregiudicato, voglia modificarea Costituzione, e tutto questo senza nemmeno rispettarne le regole. Noi non lo possiamo accettare e ci batteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione per evitarlo. Dimostrazione di ciò è stata l'occupazione del tetto della Camera. Il nostro scopo era quello di attirare l'attenzione, sensibilizzare i cittadini su ciò che sta accadendo in Parlamento, dove si vuole derogare a un articolo cardine della nostra Costituzione. E non parliamo di violazione istituzionale ! La violazione non è stata fatta sopra Montecitorio, ma si vuole fare qua, in quest'Aula, superando la Costituzione e lasciando all'oscuro i cittadini. Noi siamo indignati nei confronti di un sistema che lascia a un pregiudicato il potere di riscrivere la nostra Costituzione, di parlare di Governo, di riforme e futuro del nostro amato Paese. Noi siamo preoccupati per la vostra indignazione, per il nostro gesto e per quella che non invece non avete avuto quando parte del Parlamento e alcuni ministri manifestavano contro un altro ordine dello Stato, la magistratura, sotto il palazzo di giustizia. 
  Non vi indignate di essere al Governo con un pregiudicato ? Non vi indignate quando in questa Aula vengono minacciati i nostri colleghi e quando si sfiora la rissa ? Non sono queste le cose che davvero offendono l'onore e il decoro delle istituzioni ?(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
  Il processo di revisione costituzionale in atto deve essere riportato sui binari della legalità costituzionale. Chiediamo, innanzitutto, che l'iter di discussione segua tempi rispettosi del dettato costituzionale, che garantiscano la necessaria ponderazione delle proposte di revisione, il dovuto approfondimento e anche la possibilità di ripensamento. 
  Il Parlamento deve ritrovare il suo ruolo di centralità nel processo di revisione della nostra Carta costituzionale. L'aver abbandonato la procedura normale di esame esplicitamente prevista dall'articolo 72 della Costituzione per l'esame delle leggi costituzionali, l'aver attribuito al Governo un potere emendativo privilegiato, l'impossibilità per i singoli parlamentari di subemendare le proposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare i propri subemendamenti, le deroghe previste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelte che umiliano e comprimono l'autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento. L'articolo 138 resta l'ultimo baluardo contro le derive anticostituzionali e a difesa della democrazia e del nostro futuro. 
  Vorrei concludere citando il miglior Presidente della Repubblica che l'Italia abbia mai avuto, il Presidente Sandro Pertini: «Dietro ogni articolo della Carta costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi». La Costituzione, aggiungiamo noi, non appartiene ai partiti ma a tutti i cittadini e non riuscirete a cambiarla con una maggioranza fittizia e anticostituzionale, «drogata» da questa legge elettorale (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle)."

martedì 10 settembre 2013

Altro che slogan, questa è la dura realtà: sanità calabrese allo sfascio






Al di là degli ironici cartelloni pubblicitari che esaltano l'efficienza della Sanità calabrese, il Ministero della salute promuove solo 8 regioni su 16 soggette a verifica.  La maglia nera purtroppo spetta alla Calabria.
E' sotto gli occhi di tutti, purtroppo al di là degli slogan, lo stato in cui versano gli ospedali calabresi, inesistente è  la risposta dell’offerta sanitaria ai bisogni assistenziali, con particolare riferimento al territorio: assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale  per le categorie più fragili come gli anziani non autosufficienti, i disabili, i malati terminali la qualità delle prestazioni (rischio clinico e liste di attesa) efficienza e appropriatezza delle prestazioni erogate. Questo tipo di monitoraggio offre un quadro dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese e un confronto tra i diversi sistemi regionali finalizzato alla promozione di concreti risultati per la salute della popolazione.              In questo desolante contesto ho presentato, insieme alla collega Nesci in questi giorni, una interrogazione che chiede al Ministro della salute Lorenzin quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per arginare l'"emergenza sanità" in Calabria e se il Governo intenda promuovere, sostenere e incentivare, in concorso con la regione Calabria e con gli enti locali competenti, un percorso contestuale di risoluzione dell'emergenza e di programmazione, progettazione e realizzazione di un sistema sanitario efficace ed efficiente in modo tale da consentire ai cittadini calabresi di godere di un diritto fondamentale affermato dalla Costituzione ovvero il diritto alla salute.
Non è più il tempo di spot elettorali, abbiate rispetto dell'intelligenza dei cittadini e non prendeteci in giro!
Il movimento 5 stelle presidia il territorio!

lunedì 9 settembre 2013

Consiglieri regionali: vitalizio ... Si grazie





Il voto contrario del consiglio regionale all'indizione del referendum per l'abolizione dei vitalizi non sorprende affatto. Cosa altro ci si poteva aspettare dai consiglieri regionali coinvolti nello scandalo "rimborsopoli"?". In tutti quei casi in cui si vogliono toccare i privilegi della "casta", tutti i partiti sono uguali, non esiste ne destra ne sinistra, si dimostrano allo stesso modo interessati a mantenere lo status quo. Noi del Movimento, al contrario, vogliamo eliminare gli sprechi, soprattutto in un periodo in cui vengono chiesti sacrifici alle famiglie ed ai cittadini e non vengono assicurati i servizi essenziali. Non viene garantito il diritto salute, siamo maglia nera in Italia, la Calabria infatti presenta molte criticità secondo l'ultimo rapporto del Ministero della Salute sugli adempimenti da assolvere in tema di Livelli essenziali di assistenza (Lea) per l’anno 2011; il diritto alla mobilità,  purtroppo sono stati soppressi numerosi treni regionali e  per quanto riguarda il trasporto locale reggino non vengono pagati gli stipendi ai dipendenti Atam, e inoltre manca una rete autostradale tale da garantire ai cittadini calabresi spostamenti veloci e sereni. 
Siamo indignati di questo sistema di governo, di questa visione "politica" che ha a cuore i propri interessi personali e non quelli dei cittadini.

martedì 3 settembre 2013

Reggio Calabria deve rinascere!!!




Stamattina sono stata al Comune di Reggio per parlare della città e delle possibili soluzioni ai molteplici problemi lasciati in eredità dalle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi anni.
Fuori da Palazzo San Giorgio tanti dipendenti della società di trasporti Atam manifestavano per difendere i propri diritti. Infatti non percepiscono da 2 mesi lo stipendio da parte della regione ed hanno affermato che saranno in presidio permanente  davanti al Comune sino a giovedì, data in cui ci sarà un tavolo tecnico per prendere una decisione a riguardo.
Voglio sollecitare il Presidente della Regione Scopelliti e gli organi regionali competenti a farsi carico della problematica e a trovare la liquidità necessaria per dare ai dipendenti quanto dovuto nonchè di garantire l'erogazione di un servizio pubblico essenziale come quello dei trasporti.
Reggio è una città splendida che purtroppo è stata abbandonata per troppo tempo a sè stessa, ma sono certa che con buona volontà e l'impegno da parte di tutti i cittadini che hanno a cuore il bene comune, può tornare ad essere la perla del mediterraneo conosciuta ed ammirata che tutti sappiamo.
Lottiamo tutti insieme per realizzare questo obiettivo. Per cambiare realmente le cose non è sufficiente che siano poche persone a volerlo, è necessario l'impegno e la volontà di tutti i cittadini.
Basta delegare; occorre che tutti siano partecipi con idee , iniziative e progetti.

lunedì 2 settembre 2013

L'Italia ripudia la guerra: No all'intervento militare in Siria




Stiamo realizzando video messaggi rivolti ai Presidenti di Camera e Senato affinchè vengano convocate immediatamente le Camere per votare le nostre mozioni che prevedono di risolvere il conflitto in Siria attraverso strumenti diplomatici e non attraverso attacchi militari. 
E' un controsenso che il Presidente Obama, premio Nobel per la Pace, possa pensare di risolvere un conflitto interno usando violenza.
No alla guerra, la violenza induce violenza, MAI PIU' GUERRE!

                                           Federica Dieni: No all'intervento militare in Siria