mercoledì 26 giugno 2013

Svuota-carceri per chi?



Oggi abbiamo discusso dell'ennesimo decreto stavolta denominato svuota-carceri e domani ci sarà la votazione. Noi del MoVimento crediamo che il modo per risolvere il problema del sovraffollamento sia quello di creare nuovi istituti di detenzione e reclusione per ridare dignità alle persone private della propria libertà personale. Ricordiamo che la pena debba avere funzione rieducativa, in questi anni, purtroppo, la scarsità dei fondi a disposizione e conseguentemente del personale non hanno consentito la realizzazione di questo fine.
Non vorremmo inoltre che a beneficiare delle norme siano i soliti noti visto che queste norme dovrebbero essere applicate anche a coloro che siano stati condannati a pena detentiva sino a 6 anni e ci preoccupiamo della possibilità della conseguente possibilità di differenziare il trattamento in base alle condizioni economiche del condannato. Questo perchè, come ho ribadito in commissione, potrebbero rimanere esclusi dalla possibilità di usufruire di pene alternative al carcere coloro i quali non abbiano disponibilità di un domicilio idoneo ad assicurare la detenzione del condannato in violazione dell'art. 3 della Costituzione.
Quindi paradossalmente l'indigente accusato di aver commesso un piccolo furto e privo di una abitazione nella quale scontare l'eventuale pena alternativa dovrebbe rimanere in carcere a differenza della persona che commette un più grave delitto ma che avendo un idoneo domicilio beneficerà della misura alternativa. Per di più il decreto è praticamente una delega in bianco al Governo in quanto non prevede espressamente tutti i delitti per i quali sia doveroso escludere l'applicazione dei benefici rimandando tale decisione al giudice di volta in volta.


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